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Tecnologia RFID: cos’è e quali sono le opportunità che offre alla tua azienda?

Per comprendere al meglio come funziona questo prezioso alleato tecnologico per le aziende contemporanee, occorre partire dal principio: cos’è la tecnologia RFID?

L’identificazione automatica a radiofrequenza (in inglese Radio-Frequency IDentification, acronimo RFID), è una tecnologia basata sulla propagazione nell’aria di onde elettro-magnetiche, che consente la rilevazione automatica ed univoca di oggetti, animali e persone, sia statici che in movimento, con una portata compresa tra i 20 e 100 metri.

Attribuire un’identità elettronica univoca al prodotto o servizio ed autenticarlo, tracciare il suo ciclo di vita dal produttore al consumatore, raccogliere una serie di dati lungo questo dinamico processo (Big Data). Tutto questo si riassume nel concetto di Identificazione, in cui opera la suddetta tecnologia RFID, conosciuta anche come ponte tra mondo fisico e mondo digitale, che ben si adatta ad applicazioni diverse in vari settori economico-commerciali.

In linea di massima un sistema RFID è composto da:

  • Il Tag o transponder: componente elettronico (chip) che integra al suo interno un circuito elettrico in cui risiedono le informazioni utili. Ciascun tag identifica univocamente un oggetto.
    Ogni microchip ospitato nel tag RFID contiene un codice univoco al mondo e non è scrivibile né modificabile in alcun modo, bensì solo leggibile. In altri termini, un chip non può essere clonato. Può assumere diverse forme, dimensioni e rivestimenti vari, a seconda dell’applicazione custom, anche in ambienti ostili come alte temperature, presenza di acqua, polvere ecc…e può essere recuperato;
  • L’antenna: dispositivo lettore che riceve ed emette onde radio da e verso l’etichetta RFID, permette quindi la comunicazione con il tag.
  • Un sistema di gestione centrale: sistema informativo che, attraverso il segnale radio, legge l’identificativo del tag e può scriverne la memoria, trasmettendo poi il segnale all’ host (PC) o in cloud.

Qual è la differenza tra un tag attivo e quello passivo?


Sono tag attivi tutti quelli che, per operare, attingono energia da un’alimentazione propria, solitamente composta da una batteria a lunga durata. E possono anche contenere dei sensori per leggere in tempo reale alcuni parametri dei dispositivi su cui sono applicati come pressione, temperatura e calore.

Un esempio del tag attivo, oggi molto diffuso, è il Telepass.

Contrariamente dai tag attivi, i tag passivi non presentano alcuna trasmittente, non adottano cioè un sistema di alimentazione e hanno un raggio d’azione molto più limitato, ossia circa di 10 metri.

Un esempio del tag passivo è quello del badge aziendale per la rilevazione presenze.

Inoltre, in commercio è anche possibile trovare tag semi-passivi, modelli “ibridi” che attingono da una batteria per il funzionamento del circuito integrato e dell’alimentazione del lettore RFID per la comunicazione.

Perché tracciare un prodotto o un servizio con RFID?

Ci sono quattro ragioni per cui, nel mercato, la tracciabilità e rintracciabilità di un prodotto o servizio risulti vantaggiosa:

  • La tutela del consumatore riducendo la contraffazione e i danni economici ingenti nei settori del Made-In-Italy;
  • Aggiornare automaticamente le informazioni del suddetto prodotto o servizio: i tag possono essere non solo letti, ma anche scritti. Le informazioni contenute nella memoria del chip possono essere modificate e aggiornate in tempo reale, con il fine di tenere traccia di modifiche o passaggi cui l’oggetto è sottoposto durante il suo ciclo di vita;
  • Reagire con tempestività in caso di necessità di apportare modifiche selezionando solo i lotti interessati a tale azione: le letture e le scritture dei tag possono avvenire non solo singolarmente ma anche a lotti;
  • Rispettare i requisiti normativi.

Tracciare un prodotto, ergo, equivale ad identificarlo come l’unico ed originale condividendo i dati acquisiti lungo il processo dell’intera filiera.

Esempi di utilizzo della tecnologia RFID

La presente tecnologia offre uno spettro di applicazioni molto ampio, in quanto è molto versatile ed adattabile in tutti gli ambienti e i settori operativi: dalla logistica alla produzione, passando per il retail e la GDO, anche se le principali funzionalità per cui questa tecnologia viene creata sono quelle di ricerca, identificazione, localizzazione spaziale (geolocalizzazione in tempo reale di qualsiasi cosa) e tracciamento movimenti.

Nel mondo della logistica, un esempio dell’uso della tecnologia è rappresentato dai dispositivi dotati di antenne RFID che, al momento del passaggio di prodotti opportunamente taggati, ne identificano immediatamente il contenuto e, grazie al sistema di gestione, i dati vengono trasferiti in tempo reale al gestionale per un aggiornamento immediato.

In ambiente produttivo, i tag possono essere posti sui pezzi necessari per produrre un componente, tracciando così le varie fasi di produzione anche sfruttando la comunicazione con il MES aziendale.

Gli esempi sopra menzionati sono piuttosto limitanti, poiché gli scenari di utilizzo della tecnologia RFID sono davvero vasti.